lunedì 6 aprile 2009

nottata infame

Ti è mai capitata una nottata in cui maledici la cinica indolenza delle lancette dell'orologio?
Ti è mai capitata una nottata in cui stai lì, fermo, seduto sul letto, a stringere rabbiosamente tra le mani il nulla? Ecco la cronaca di stanotte, della mia notte, che, contrariamente al detto, non mi ha portato consiglio ma solo insonnia, ansia e autocritica spietata.
E' così che vanno le cose quando non mi comporto bene : arriva l'ora del sonno e mentre mi sto addormentando tranquilla, all'improvviso, dal dormiveglia, fuoriescono suoni e immagini e persone. In quel preciso istante capisco che è inutile illudersi e mi preparo ad una nuova, infinita notte insonne. L'inconscio, l'anima, l'ego profondo o quel che è si diverte così, e si picca anche di avere un fine didattico o peggio morale.
In realtà l'unico risultato è una notte come quella appena trascorsa e una mattinata come questa: inquieta, nervosa, con questo maledetto strascico d'angoscia duro a morire.

1 commento:

  1. perche' sentire freddo, e rigirarsi nel letto, quando tutto cio' che basta, e' chiedersi "cosa mi rende felice", e perdercisi negli occhi.
    perche' crucciarsi di una macchiolina, ed ingigantirla con lo sguardo, quando una carezza non solo la spazzerebbe via, ma lascerebbe carta bianca sulla quale scrivere insieme.
    ancora.
    e come all'inizio.

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